Cala Luna |
|
Non è facile lasciare lo spettacolo di Cala Luna ma,
per fortuna, in questa parte della costa ogliastrina la natura riserva molte altre sorprese. Ad esempio Cala
Sisine (dove si ripete lo scenario delle folte macchie di oleandri) e la successiva Cala Mariuolu composta
da piccole insenature dove la spiaggia è formata da piccole pietre rotonde che vanno sempre più rimpicciolendosi
man mano che si arriva alla battigia.
|
Una leggenda racconta che il nome "mariuolu" è stato dato a questa zona
per la presenza di una furbissima foca che, di nascosto ai pescatori di Cala Gonone, riusciva a divorare in pochi
secondi tutto il pescato di una giornata. La regione che si bagna in queste acque si chiama Ogliastra: forse la
parte della Sardegna più difficile da raggiungere a causa del territorio accidentato o degli scarsi
collegamenti. Un' isola nell' isola, pertanto, come la gente del posto ama definire l' Ogliastra, a significare le
profonde differenze che la caratterizzano rispetto alle altre regioni sarde.
La roccia calcarea ci accompagna ancora
sino a doppiare Capo di Monte Santu che, assieme al Capo Bellavista, chiude il Golfo di Arbatax.
|
|
Cala Luna |
Cala Mariolu |
|
Navigando di notte si notano distinte le luci di
Baunei; costruito a mezza costa, il villaggio vive soprattutto dell' allevamento
di bestiame anche se, di recente, cosi come accaduto per Dorgali, si è creato un centro turistico sul mare con
Santa Maria Navarrese. Molto interessante è l' escursione sull' altipiano di Baunei dove, oltre all' antica
chiesetta di San Pietro, è possibile ammirare la voragine del Golgo: S' Isterru, così è chiamata, sprofonda
dentro la terra per circa 280 metri risultando tra le più lunghe d'Europa.
|
|